Il Centro Scaligero degli Studi Danteschi e della Cultura Internazionale da anni segue tutte le forme d’arte che ruotano attorno alla Divina Commedia. Molti artisti negli anni hanno tratto ispirazione dell’opera di Dante, quadri di grande impatto emotivo.
Rispetto all' "Inferno", nell’illustrazione delle altre due cantiche Incerti riesce a farsi portatore, nonostante la sua formazione culturale prettamente laica, della testimonianza di fede e di speranza che la Commedia rappresenta.
Il “Purgatorio”, infatti, definito ancora attraverso paesaggi austeri e visionari, si apre lentamente alla possibilità di riscatto e redenzione, colta attraverso le variazioni cromatiche del verde e dell’azzurro e tramite colori accesi e metallici, che si fanno progressivamente più cald in prossimità del paradiso terrestre. Le anime dei defunti, prima contorte, ammassate, sofferenti, assumono unamaggiore serenità; accanto agli orizzonti infuocati e solitari si intravedono alberi germogliati e il cielo, prima nero o invisibile, si apre alla luce.
I paesaggi diventano geometrici e stilizzati; al di là di ogni corrispondenza naturalistica, essi contribuiscono a rappresentare un mondo nel quale i richiami alla vita terrena, così fitti e pressanti nel testo dantesco, vengono "trasfigurati" in forme e oggetti del paesaggio umano trasferiti in dimensione metafisica.
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