Il Centro con La Lectura Dantis Scaligera si propone di contribuire allo sviluppo e all’apprendimento degli studi danteschi in vista del Settimo Centenario della morte del Poeta.
Lunedì 22 Novembre 2021, ore 15.30, presso la sede di Corte Sgarzarie e in modalità remota su piattaforma ZOOM
prof.a Albertina Cortese
Canto tutto teologico incentrato sulla spiegazione di Beatrice dell'origine dell'universo.
Dio, insegna Beatrice, creò l'universo, cioè "si aperse in nuovi amor", non per acquistare un bene, cosa impossibile per chi è perfetto, ma perché così gli piacque, al di fuori di ogni legame, del tempo e dello spazio, perché il suo splendore, spendendo, affermasse: Io esisto. Si sente in questo canto tutto il fascino intellettuale che esercitò sul Poeta Sant'Agostino, del quale ribadisce il concetto "il Suo operare non è temporale... Prima che Egli facesse i tempi non esistevano i tempi.... e se il tempo cominciò ad essere col cielo e la terra non si può trovare un tempo in cui non aveva fatto ancora il cielo e la terra".
Per Dante quindi Dio creò contemporaneamente gli angeli, i cieli e la materia prima: gli angeli ebbero il compito di governare i cieli e nella parte più bassa dell'universo fu posta la materia prima, la terra. La parte degli angeli che un attimo dopo la loro creazione si ribellò per superbia a Dio fu precipitata nella terra che sconvolse penetrandone al suo centro. Gli angeli fedeli furono invece esaltati perché aperti all'amore. I cattivi maestri in terra attribuiscono agli angeli intelligenza, memoria e volontà come se fossero uomini. Ma poiché il loro unico obiettivo è Dio, il loro volere non è mai impedito da un nuovo obiettivo e perciò non hanno bisogno di ricordare. Il ragionare umano non procede con rigore, ciò che affascina è l'apparire originali. Far conoscere al mondo la Sacra Scrittura è costato sangue, perciò dai pulpiti non si possono predicare frottole. Tornando agli angeli essi sono sterminati numericamente ma ognuno riceve il raggio divino in maniera originale. Per questo ognuno di essi ama con una sua dolcezza, simili a specchi chi riflettono tutti "l'eccelso.. e la larghezza dell'etterno valor".
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