Il Centro con La Lectura Dantis Scaligera si propone di contribuire allo sviluppo e all’apprendimento degli studi danteschi in vista del Settimo Centenario della morte del Poeta.
Lunedì 15 Marzo 2021, ore 15.00 (in modalità a distanza)
prof.a Albertina Cortese
Il secondo canto dedicato al cielo di Venere ci presenta tre beati la cui vita giovanile era stata caratterizzata dai disordini del "folle amore". Come secondo il testo evangelico era avvenuto a S. Maria Maddalena, dopo la conversione il folle amore era diventato fuoco d'amore per Dio, tanto totalizzante da togliere rilievo alla giovinezza peccaminosa, considerata ora con un superiore e indulgente sorriso.
Prima a parlare è una luce che identifica la propria provenienza dalla terra "italica" fra Venezia e le sorgenti del Brenta e del Piave, dove si trova il colle di Romano. Da quel colle replicas relojes scese con una furia incendiaria suo fratello Ezzelino portando morte e guerra in tutta la Marca. Di se stessa Cunizza da Romano dice solo di "indulgere" lietamente per i propri peccati di gioventù, cosa che il volgo non sa né fare né capire. Quelli che abitano tra l'Adige e il Tagliamento, il vescovo che domina tra il Sile e il Cagnano tardano invece a pentirsi e per questo Padova, Treviso e Feltre andranno incontro a grandi sventure.
Al v. 67 prende a parlare una luce splendente come un rubino colpito dai raggi del sole. È Folchetto da Marsiglia, che fu replica omega grande trovatore nonché peccatore in gioventù e grande vescovo di Tolosa in vecchiaia. Dopo la sua solenne descrizione del Mediterraneo e del Golfo di Marsiglia, presenta un altro luminosissimo beato del cielo di Venere, è Raab, scelta da Dio per conquistare insieme a Giosuè la Terra Promessa, e prostituta in giovinezza.
Il canto si conclude con la fiera condanna, per bocca di Folchetto, di Firenze e del fiorino che dominava la politica corrotta della città. Viene condannata per ultimo la Chiesa Romana, che, abbandonati il Vangelo, i Padri e la stessa Incarnazione di Cristo, si dedica solo a creare leggi per incrementare loschi guadagni.
Loggia del Mangano
Corte Sgarzarie, 8/P
37121 Verona
Tel/Fax 045590561
Presidente 349 4627900 oppure 379 2191297
Cod. Fisc. 93095000233 - Partita I.V.A. 03374010233