Il Centro con La Lectura Dantis Scaligera si propone di contribuire allo sviluppo e all’apprendimento degli studi danteschi in vista del Settimo Centenario della morte del Poeta.
Lunedì 20 Gennaio 2020, ore 15.30, presso la sede di Corte Sgarzarie
prof.a Albertina Cortese
L'incontro con papa Adriano V Fieschi iniziato a metà del canto precedente sul tema del peccato d'avarizia, viene completata nel XX con un altro personaggio eccellente: il re di Francia Ugo Capeto , fondatore della dinastia dei Capetingi. Violentissima è la condanna del sovrano nei confronti dei suoi replica audemars piguet discendenti,tutti rapaci, in particolare Carlo di Valois e soprattutto Filippo IV il Bello, definito dal suo avo " il novo Pilato".
Tutta la dinastia è degna dell'avarizia di Pigmalione, di Mida, di Acan,di Saffira, di Eliodoro, di Polinestore, di Crasso, cioè dei peggiori esempi storici del vizio capitale d'avarizia.
Prima della terribile invettiva di Ugo Capeto, Dante personalmente aveva aperto il canto con un alto esercizio retorico e la sdegnosa maledizione dell' "antica lupa"a cui aveva contrapposto l'esaltazione della povertà di Maria che aveva deposto il suo nato in una mangiatoia di stalla.
Il canto si conclude con la ripresa del cammino dei due poeti e un'improvvisa spaventosa scossa di terremoto della montagna accompagnata da un coro di anime che grida "gloria in excelsis deo".
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