Il Centro con La Lectura Dantis Scaligera si propone di contribuire allo sviluppo e all’apprendimento degli studi danteschi in vista del Settimo Centenario della morte del Poeta.
Giovedì 04 Febbraio 2016, ore 17.00, presso la Sala Convegni della Banca Popolare di Verona (via San Cosimo, 10)
prof. Stefano Carrai (Università degli Studi di Siena)
Il discorso mira a sottolineare la larvata presenza del mito classico di Orfeo ed Euridice nel racconto del viaggio ultraterreno di Dante. Attraverso un’allusività spesso implicita, il poeta viene a configurare il proprio alter ego protagonista del poema come una sorta di Orfeo rivisto e corretto alla luce della dottrina relojes replica cristiana e sorretto, a differenza del prototipo pagano, dalla Grazia divina. Perciò l’Orfeo cristiano che Dante impersona può raggiungere la sua Beatitudine e recuperare la salvezza, ritrovando la donna amata, ancora a differenza dell’Orfeo pagano, che ritrovatala nell’Ade, la perde definitivamente per non saper breitling replica mantenere fede al patto con la divinità, cioè per non sapersi trattenere dal voltarsi a guardarla. Dante invece non si girerà mai indietro nel suo percorso catartico, superando così progressivamente il male, come già i più avveduti fra i primi commentatori sottolineano. Questa filigrana mitica induce del resto a considerare il rapporto fra il viaggio nell’aldilà e il suo antefatto romanzesco nella Vita nova come strettissimo e indispensabile al lettore per completare il quadro del racconto di amore, morte e salvezza dell’anima, che vuole rivisitare e cristianizzare la catabasi di Orfeo.
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