Il Centro con La Lectura Dantis Scaligera si propone di contribuire allo sviluppo e all’apprendimento degli studi danteschi in vista del Settimo Centenario della morte del Poeta.
Domenica 24 Maggio 2015, ore 12.15
per il 750° anniversario della nascita di Dante (1265-2015)
Domenica 24 maggio 2015 il Centro Scaligero degli Studi Danteschi, in collaborazione con l'abate di San Zeno, celebrerà il 750° anniversario della nascita di Dante con i rintocchi delle antiche campane della Basilica*.
Di seguito il programma dettagliato dell'iniziativa.
È questa l’unica e autorevolissima (perché di Dante stesso) informazione e fonte non del giorno, ma del mese in cui nacque il poeta: 21 maggio – 20 giugno, periodo annuale nel quale il Sole sosta nella costellazione dei Gemelli.
Nella vertiginosa ascesa dell’anima di Dante verso Dio, superate le soste nei pianeti, per grazia, il poeta ebbe la possibilità di sostare fra le costellazioni in quella in cui si trovava il Sole quando, per la prima volta, poté respirare l’aria toscana.
Mentre i secoli scorrono, e la poesia di Dante resta, arriviamo alla domenica di Pentecoste, la prima sotto il segno dei Gemelli del 2015: è il compleanno di Dante, 750 anni, tre quarti di millennio, ed è sempre vivo il patrimonio di bellezza che ci ha lasciato.
Nel ricordo della sua vita terrena, nel ricordo del lungo periodo in cui il Divino Poeta respirò l’aria della nostra città, Verona, i Veronesi e l’abate di San Zeno gli dedicheranno gli antichi rintocchi delle campane della Basilica, domenica 24 maggio alle ore 12.15 dopo la messa di Pentecoste.
Noi amici e soci del Centro di Studi Danteschi di Verona parteciperemo alla messa alle ore 11.15 e saremo poi sul sagrato per ringraziare con il suono delle campane, lassù, nel cielo, Dante.
Speriamo vogliate partecipare numerosi all’iniziativa.
*LE CAMPANE DI SAN ZENO MAGGIORE
Le quattro campane di San Zeno Maggiore costituiscono l’insieme storicamente più rilevante di tutta la diocesi scaligera.
La campana maggiore è del 1423, pesa quasi una tonnellata per 1,15 metri di diametro, emette la nota Sol, e veniva storicamente usata per segnalare lutti e allarmi. La seconda, sempre del 1423, scandiva i tempi della giornata. La terza, fusa da Mastro Orlando nel 1498, era dedicata al richiamo delle funzioni e dei vespri. La piccolina, del 1755, è il rifacimento di due campanelle romaniche originariamente presenti sul campanile ed è finemente decorata con simboli ed immagini sacre.
Le quattro campane non sono accordate secondo intervalli musicali, di conseguenza non è possibile eseguirvi dei concerti, al contrario di quanto accade in tutti gli altri campanili cittadini. Anche il sistema di montaggio si differenzia rispetto a quello tradizionalmente in uso a Verona. Le campane sono comunque in grado di esprimere un canto suggestivo e severo, per certi versi paragonabile ad una cantilena umana. Il suono, eseguito a corda, infonde un ulteriore tocco di suggestione che solo mani esperte possono dare.
Grazie all’interessamento dell’abate e della fabbriceria,Best Replica Watches è oggi esposta nella cripta della basilica l’antichissima campana “del figar”, così chiamata a causa di una pianta che probabilmente le cresceva accanto, quando ancora era in uso sulla torre. Questa campana, larga una trentina di centimetri, è databile tra i secoli VIII-X ed è la più antica della cristianità fra quelle fuse in bronzo ancora oggi integre.
[informazioni fornite da Matteo Padovani, studioso e “campanaro” di Verona]
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