Il Centro con La Lectura Dantis Scaligera si propone di contribuire allo sviluppo e all’apprendimento degli studi danteschi in vista del Settimo Centenario della morte del Poeta.
Venerdì 24 Ottobre 2014, ore 16.00, presso il Centro Scaligero degli Studi Danteschi (Corte Sgarzarie, 8/P)
prof.a Albertina Cortese (Presidente del Centro Scaligero degli Studi Danteschi)
Con il canto XXI Dante viene innalzato nell'ultimo pianeta del sistema tolemaico, Saturno, e sta terminando la propria riflessione sulla storia e gli uomini attraverso l'incontro con Pier Damiano, in questo canto, e con San Benedetto nel prossimo. Intensità di luce e altissimo silenzio caratterizzano il cielo di Saturno, perché abitato da santi monaci che hanno realizzato nella loro vita il distacco completo dalle cose del mondo per immergersi completamente nella ricerca di Dio.
Simbolo della vita contemplativa e del cielo di Saturno è una scala d'oro, intorno alla quale volteggiano le anime beate: una di esse si fa incontro a Dante con il quale affronta la riflessione teologica sul mistero della predestinazione. Gli uomini non possono conoscere i motivi delle scelte di Dio che sono racchiusi nell'abisso della Sua mente, lontani da ogni visione e comprensione umana.
Solo alla fine del canto Dante saprà che le chiarificazioni gli sono state concesse da San Pier Damiano, santo mistico che seppe rinunciare alla porpora cardinalizia per tornare nel silenzio dell'eremo del Monte Catria. Nelle terzine finali Pier Damiano denuncia la corruzione della curia romana e alle sue parole, nel silenzio, risponde il grido di tutti i santi eremiti raccolti intorno alla scala d'oro.
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