Il Centro con La Lectura Dantis Scaligera si propone di contribuire allo sviluppo e all’apprendimento degli studi danteschi in vista del Settimo Centenario della morte del Poeta.
Giovedì 25 Novembre 2010, ore 17.00
prof. Ilvano Caliaro (Università degli Studi di Udine)
Nel canto V del Paradiso si conclude la questione della permutabilità dei voti, aperta con il racconto di Piccarda Donati e svolta da Beatrice nel canto precedente, con la solenne affermazione della libertà umana, considerata da Dante il massimo dono fatto da Dio all’uomo. Il ragionamento teologico replika klockor implica però, sempre per bocca di Beatrice, l’ammonimento duro, sferzante e profetico rivolto ai cristiani, imprudenti nel fare i voti, incostanti nel mantenerli e facili a commutarli. Nel canto V si compie anche il trapasso dal cielo della Luna a quello di Mercurio, di cui è indizio l’aumentato hublot replica splendore del volto di Beatrice, cui corrisponde la maggior luce di cui si accende il pianeta.
Al canto successivo è invece lasciato lo scioglimento del nuovo dubbio di Dante, circa l’identità del nuovo spirito che gli parla «annidato» nel proprio «lume».
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