Centro Scaligero degli Studi Danteschi

Giovedì 28 Ottobre 2010, ore 17.00

INAUGURAZIONE LECTURA DANTIS SCALIGERA 2010-2011 - «E s’altra cosa vostro amor seduce» (Paradiso, V, 10) - Dante, un pianoforte, due audaci

con Marco Ongaro, autore, e Mario Allegri dell’Università di Verona

Da più anni il Centro Scaligero degli Studi Danteschi e della Cultura Internazionale sta presentando la Lectura Dantis del Paradiso, dono inestimabile che il sommo poeta ha voluto dedicare all’ “amico” Cangrande della Scala, signore di Verona (cfr. Epistola XIII).

Fortemente legata quindi alla nostra città, la poesia della terza cantica è stata proposta ai veronesi anche nell’Anno Accademico 2010-2011, quando l’interpretazione dantesca ha guardato a tre canti di singolare spessore. Il V, che affronta il concetto della libertà umana e inaugura il linguaggio profetico di Dante. Il VI, che pone in paradiso, attraverso la figura dell’ultimo grande imperatore Giustiniano, l’esaltazione dell’Impero romano, cosa divina e non solo umana. Il VII, imprescindibile canto teologico in versi poetici, che affronta questioni essenziali, quali il rapporto tra peccato originale e uccisione di Cristo, tra giustizia divina e misericordia, tra materia prima e primi elementi e il tema dell’anima e del corpo dell’uomo, destinati alla resurrezione perché divini.

I tre canti hanno accompagnato i soci in un intenso percorso intellettuale e umano, a partire dall’inaugurazione stessa dell’Anno Accademico, quando sono stati rivisitati da Mario Allegri e Marco Ongaro tra musica e poesia, tra passato, presente ed eternità in un sacro e profano incontro tra poeta e insegnante, pagano e pio duetto tra trovatore e professore, con la spregiudicatezza dell’accademico e il conformismo dell’artista a intrecciare contaminazioni intellettuali in seno all’indiscutibile. Il loro “dialogo” è stato seguito dall’esibizione di Federico Gianello, concertista e Steinway Artist, che ha “letto” Dante attraverso le note di Franz Listz con il suo concerto Après une lecture du Dante, fantasia quasi sonata.

A fianco a questa esegesi diretta del Paradiso, altri dantisti di riconosciuta fama hanno parlato di De vulgari eloquentia, del Commento alla Commedia del maestro trecentesco Benvenuto da Imola e di etica e personalità in Dante e Dostoevskij.